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La guida definitiva per iniziare a dipingere con l’acquarello

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La pittura ad acquarello è una tecnica affascinante, ma allo stesso tempo molto particolare: richiede pazienza, esercizio e una buona dose di sperimentazione. Utilizzare materiali di qualità — buoni colori, una carta adeguata, pennelli morbidi e altri accessori — è fondamentale per ottenere risultati soddisfacenti.

Ma cos’è l’acquarello?

Si tratta di una miscela semplice ma efficace: pigmento essiccato unito a gomma arabica, che, una volta inumidito, diventa solubile in acqua. Questa caratteristica rende l’acquarello il medium perfetto per ottenere effetti di massima trasparenza cromatica.

Cosa serve per cominciare

Contenitori per l’acqua

Devono essere capienti e con un’apertura larga. Possono essere di vetro o plastica: io spesso riciclo contenitori alimentari per praticità e resistenza.
Molti artisti usano due contenitori: uno per lavare il pennello e uno con acqua sempre pulita per diluire i colori. Personalmente preferisco usarne uno solo, ma molto capiente, cambiando spesso l’acqua — soprattutto quando passo a colori chiari.
E parliamoci chiaro: a chi non è mai capitato di confondere la tazza di tè o caffè con il barattolo per i pennelli? Succede… e ci si ride sopra!

Tavolette di legno

Servono per fissare il foglio ed evitare che si imbarchi, specialmente quando si usa molta acqua. Consiglio di evitare supporti in cartone e preferire superfici in legno o MDF, come i retro delle cornici: sono economici, resistenti e facilmente reperibili.

Nastro adesivo

Uso comunemente lo scotch di carta, facile da trovare e a basso costo. In alternativa, esiste il nastro gommato con gomma arabica: va bagnato leggermente e aderisce bene al foglio. Ottimo per lavori più “professionali”.

Acquarelli

Esistono diverse tipologie:

  • Godet semi-umidi: pratici, durano a lungo, adatti a tutti.
  • Tubetti: pastosi, si diluiscono subito e sono ideali per coprire grandi aree.
  • Liquidi: molto concentrati e brillanti, perfetti per effetti intensi.

Puoi iniziare con una confezione base da 10-12 colori e aggiungere in seguito altri pigmenti singolarmente.

I colori più comuni includono: giallo limone, giallo di cadmio medio, giallo ocra, terra di Siena naturale, seppia, rosso cadmio, lacca di garanza, verde permanente, verde smeraldo, blu di cobalto, blu oltremare, blu di Prussia, grigio di Payne e nero d’avorio.

Il bianco spesso incluso è gouache (l’acquarello bianco non esiste) e si usa raramente, perché opacizza i colori. Nell’acquarello, infatti, il bianco si ottiene lasciando trasparire la carta.

Tavolozze

La migliore è in ceramica, liscia e non assorbente: permette una miscelazione ottimale.
Per chi lavora all’aperto o cerca soluzioni pratiche, vanno benissimo anche quelle in plastica, leggere e facili da trasportare.

Carta

Elemento fondamentale per la pittura ad acquarello. La carta assorbe l’acqua e i pigmenti, donando il caratteristico effetto trasparente.
Due grandi categorie:

  • Carta in cellulosa (meno costosa, ma meno performante)
  • Carta in cotone (alta qualità, maggiore assorbenza e resistenza)

Le finiture più comuni sono:

  • Grana satinata (hot pressed): liscia, per dettagli e disegni precisi
  • Grana fine (cold pressed): versatile, adatta a tutto
  • Grana grossa (rough): molto testurizzata, per effetti materici

La carta può essere acquistata in fogli singoli o in blocchi. I blocchi sono incollati su tutti e quattro i lati e prevengono le ondulazioni, molto utili per chi non vuole preparare manualmente la carta e fissarla ad un supporto rigido.

Grammatura consigliata: minimo 300 g/m². Esistono anche versioni più pesanti, fino a 640 g/m².

Pennelli

Fondamentali per il controllo del colore e degli effetti. Il pennello ideale per acquarello è leggero, delicato e capace di trattenere bene l’acqua.

I più pregiati sono:

  • Pelo di martora Kolinsky: eccezionale tenuta dell’acqua, ma costoso
  • Scoiattolo rosso, pelo di bue: valide alternative naturali

Oggi esistono ottimi pennelli sintetici, più economici e sostenibili. Io uso solo quelli, anche perché li cambio spesso e non richiedono particolari cure.

E i vecchi pennelli? Mai buttarli! Sono perfetti per sperimentare effetti unici, proprio perché se ne conosce bene la resa.

Ma quindi? Quanto costa iniziare a dipingere con l’acquarello?

Per partire non serve acquistare subito tutto il materiale professionale in grandi quantità. Con una selezione essenziale ma di buona qualità, puoi iniziare a sperimentare e capire con quale carta, pennello o pigmento ti trovi meglio.

Ecco un esempio di spesa per un kit base consigliato, con prodotti di buona qualità, ma accessibili:

MaterialeMarca / DescrizionePrezzo
Pennello tondo n°2Nova Da Vinci – Serie 1570€ 2,63
Pennello tondo n°6Nova Da Vinci – Serie 1570€ 4,08
Pennello tondo n°10Nova Da Vinci – Serie 1570€ 7,48
Set acquarelli (12 colori)Cotman Winsor & Newton€ 18,32
Carta per acquarelloFabriano 5 – 1 foglio 50×70 cm, 300 g, grana fine, 50% cotone€ 3,00
Totale stimato€ 35,51

Prezzi indicativi presi dal sito Momarte (aggiornati al momento della stesura).

💡 Consiglio: anche se qui è indicato un solo foglio di carta, è utile testare diversi tipi di supporto e materiali per capire con quali ci si trova meglio.

In conclusione

Non scoraggiarti se sei alle prime armi! È perfettamente normale iniziare con materiali economici per poi, col tempo, affinare la tecnica e capire cosa fa davvero al caso tuo. Con la pratica e la costanza, arrivano anche le soddisfazioni!

Ti ho incuriosito?
Vuoi saperne di più sul fantastico mondo della pittura ad acquarello?

Organizzo corsi in presenza: se sei interessato, scrivimi!
Seguimi per restare aggiornato sui prossimi appuntamenti, oppure contattami se hai dubbi o domande.

L’importante è iniziare e creare.

Buon divertimento!

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